Che cosa è la Radiestesia?
Radiestesia è una parola derivata dal latino “radius” (raggio) e dal greco “àistesis” (sensibilità); quindi, il significato letterale del termine è sensibilità alle radiazioni.
Tale definizione fa supporre già nota la causa del fenomeno.
Il termine viene coniato all’inizio di questo secolo dall’abate Bouly, che affermava:
“viviamo in mezzo ad un oceano di radiazioni da noi non percepite: non ci rimane che ingegnarci e captare gli effluvi invisibili che emanano da ogni cosa, costituendo noi stessi dei ricevitori”.
Ricercando fra gli scritti dei maggiori divulgatori di Radiestesia ci si può rendere perfettamente conto del perché sia stato scelto questo nome.
<< tratto da www.airmilano.net >>
Oltre a questo, ogni energia è intelligente ed emette oltre a radiazioni più o meno percettibili, informazioni, queste informazioni viaggiano da un campo energetico ad un'altro portando al nostro inconscio archetipi che cambiano in modo inconscio la nostra reazione a quella data informazione.
Per amplificare la nostra sensibilità a quella data radiazione e dunque all'informazione che contiene vengono utilizzati degli strumenti più o meno noti, come il pendolo, il bio-tensor, le verghe, le bacchette, ecc. ecc.
Ogni strumento assume specifica funzione a seconda della praticità per il raggiungimento dello scopo, ad esempio:
Quelle sopra esposte non sono naturalmente gli unici utilizzi possibili, ma i più frequenti.
La radiestesia assume particolare rilevanza quanto eseguita da un'operatore energetico, in quanto attraverso le misurazioni è possibile avere uno strumento di misurazione che rilevi quanto effettivamente il trattamento abbia avuto successo e quale variazione energetica ha prodotto.